sabato 17 luglio 2010

cari vicini di casa

I rumori sono, nell'ambito delle Immissioni, tra le cause più frequenti di dispute condominiali: la televisione con il volume troppo alto, un hi-fi che scarica all'esterno tutta la potenza dei suoi watt, bambini estremamente vivaci e chiassosi, l'ascensore troppo rumoroso, ma anche scarpe con i tacchi a spillo indossate in camera da letto, o, peggio ancora, zoccoli di legno calzati regolarmente mentre si sta in casa.
I rumori molesti e l'inquinamento acustico sono di casa in tutti i condomini e quindi frequente motivo di litigio.

I casi più gravi di immissioni possono dar luogo al reato di “disturbo delle occupazioni o del riposo delle persone”, previsto dall'articolo 659 del Codice penale e punito con l'arresto fino a tre mesi o con l'ammenda fino a 309 euro (ammenda da 103 a 516 euro a chi esercita una professione o un mestiere rumoroso contro le disposizioni della legge o le prescrizioni dell'Autorità).
Affinché scatti il reato non è sufficiente che i rumori arrechino disturbo ai soli occupanti di un appartamento, neppure se si tratta di quello sottostante, o di più appartamenti contigui, ma devono coinvolgere nel fastidio anche altre persone abitanti nel condominio o nelle zone circostanti, anche se a lamentarsene sia una soltanto, altrimenti l'illecito è soltanto civile e in quanto tale va inquadrato fra i rapporti di vicinato.

Il Censis fa una stima di 850.000 cause condominiali pendenti presso tribunali e giudici di pace a quelle stime che parlano addirittura di due milioni di procedimenti in attesa di giudizio.

POWA (people opposing women abuse) ha prodotto un'idea originale che però lascia davvero riflettere sull'omertà e la non curanza delle persone difronte a certi "rumori".



fonte: spotanatomy

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