venerdì 12 novembre 2010

Giovani disposti a tutto con CGIL




Continua la storia di Giovani NON PIU' Disposti a Tutto.
Dietro la campagna più discussa degli ultimi giorni c’era il più grande sindacato italiano: la CGIL.
Con una Conferenza Stampa si svela l’identità degli organizzatori: la CGIL. I particolare la campagna è stata animata dai giovani della CGIL.

Ecco a voi le fasi di questa campagna: campagna.pdf

Giovani non+ disposti a tutto è una campagna lanciata dai giovani della CGIL addosso a molti altri giovani e a tutti quelli che l’ hanno letta, notata.
E’ nata con una provocazione anonima. Bene, adesso non è più anonima. Ma rimane una provocazione, questo sì. Una denuncia per dare un nome alle cose. E la realtà dei giovani che cercano lavoro ha nomi molto precisi: umiliazione, sfruttamento, frustrazione, rabbia. Rabbia, ecco il punto. La campagna è stata pensata per appoggiarsi sulla rabbia che già esiste e costruire qualcosa. Insieme, perché ciascuno da solo non si salva. Per trasformare la rabbia in cose molto concrete. Cose migliori di quelle che vediamo e che viviamo.
Adesso la campagna deve farsi rete, deve diventare proposta e poi trasformarsi in azione. Si articolerà in nodi locali, aperti a tutti. Sarà uno spazio per riprendere la parola e farla sentire anche a chi non vorrebbe, per lanciare grandi richieste e grandi battaglie.
Stiamo già sostenendo alcune prime proposte. Facciamole diventare il punto di partenza di un progetto di azione e cambiamento. Il progetto di trasformazione della rabbia di tanti in tanti futuri migliori.

Il 27 novembre è stata indetta una manifestazione nazionale.

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