lunedì 8 novembre 2010

Giovani non più disposti a tutto



Vi ricordate di Giovani Disposti A Tutto?
Ve ne ho parlato in questo articolo.

Il progetto si è evoluto da Giovani Disposti A Tutto, con questo sito giovanidispostiatutto.com e questa ormai affollatissima pagina fan, in Giovani NON PIU' Disposti A Tutto, questo è il nuovo sito nonpiu.it.

“Giovani Disposti a Tutto” ha perso! Lo abbiamo occupato perché NON SIAMO PIU’ DISPOSTI A TUTTO. Adesso le regole le facciamo noi.
Noi siamo l’offesa che senti quando cerchi lavoro e trovi proposte che ti feriscono anche solo a leggerle. Siamo l’imbarazzo che provi quando fai un colloquio e chi ti valuta ha la metà delle tue competenze. Siamo la delusione di quando mandi il tuo cv e nessuno ti risponde.
Noi siamo l’umiliazione che senti davanti a chi s’interessa troppo al tuo aspetto e troppo poco alla tua laurea. Siamo l’insofferenza di quando ti vogliono giovanissimo ma con una lunga esperienza. Siamo la rabbia davanti a centinaia di annunci che offrono lavoro, ma senza la retribuzione.
E mentre il mondo ti dice che va bene così, che è meglio rassegnarti e strisciare avanti, noi ti diciamo tutto il contrario.
Perchè noi siamo te, quando non ce la fai più e ti ribelli. Quando smetti di ascoltare chi non ti ascolta mai.
Quando ti dici che non sei più disposto a tutto.

Sul sito di Kawakumi dove ho letto di questa evoluzione leggo:

Ha avuto risposta anche la domanda che ci eravamo posti nel post precedente: chi c’è dietro?Il dominio nonpiu.it è intestato infatti a tale Edoardo Belinci titolare di 3djuice , un piccolo studio grafico formato principalmente da tre freelancers. A questo punto si fa spazio l’ipotesi formulata da Angelo Angeli su Il Salvagente: “Rimane il dubbio se la trovata sia un’iniziativa di un gruppo di creativi che vuole farsi solo un po’ di pubblicità utilizzando la tecnica del marketing virale”.Sembra proprio così, e sarebbe davvero triste… Spero che Edoardo e i suoi ci smentiscano…

Io non sono della stessa opinione, a me non importa se lo fanno per pubblicità o perchè ci credono davvero, per me l'importante è che se ne parli. Perchè se ci riflettiamo bene, quando chi lavora in comunicazione e vince un premio per una campagna sociale, ne è felice, lo comunica sul proprio sito o sui social network, e anche quello è triste perchè si parla di sociale?

Io faccio il tifo per voi!!


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